Si parla tanto di regole del burraco, di strategie di gioco adatte ad ogni situazione e in grado di permettere il raggiungimento di una rapida vittoria, ma quello che spesso si sottovaluta, è l’affinamento della capacità di individuare il comportamento dell’avversario e della capacità di non trasmette eventuali tensioni o emozioni che accompagnano l’andamento del nostro gioco.
In una parola si sottovaluta l’importanza della comunicazione non verbale nel gioco del burraco.
Giocherellare in continuazione con l’anello mentre giochiamo o parliamo, allontanare un invisibile granello di polvere dalla giacca prima di rispondere a una domanda, accarezzarsi il mento in attesa di prendere una decisione.
Sono tanti i gesti che spesso compiamo durante una partita di burraco senza rendercene conto, eppure ognuno di essi ha un significato preciso e rivela spesso qualcosa di importante. Le parole possono ingannare; il corpo, però, non sa mentire. Parla una lingua che da voce alle emozioni più profonde e più vere.
Esprime quello che le parole non sanno o non vogliono dire. Diventa allora importante imparare a cogliere e interpretare il modo in cui una persona ci stringe la mano, si siede di fronte a noi o capire perché continua a toccarsi il volto mentre ci parla.
I suoi gesti possono rivelarci se dietro ad una mossa si cela una sincera approvazione, un disagio più o meno profondo oppure se il nostro interlocutore ci sta spudoratamente mentendo.