Dai bambini agli anziani, nessuno è escluso, al Burraco ci si appassiona in un attimo, in due minuti si diventa addicted. Il gioco entra nella mente e quando ti prende non ti affidi più alla fortuna, ma cerchi di attuare strategie sempre più sofisticate.
È a quel punto che il Burraco diventa un’ossessione, ed è allora che al tavolo arriva un neofita che, senza troppi sforzi vince.
L’ossessione si pratica ovunque: nelle case private, in occasione di inviti per tè, aperitivi lunghi, cena o dopo cena. Si tratta solo di un pretesto per riunirsi intorno ai tavoli verdi.
E poi online e nei circoli dove il Burraco si è imposto come fenomeno: spesso anche nel paese più minuscolo c e n’è uno che organizza Tornei e serate, legati a eventi di beneficenza. Un indotto consistente.
Salotti e circoli, dunque, sono i luoghi principali, ma la febbre da Burraco si insinua ovunque, spezzando pure la monotonia di certe attese: Alessia Marcuzzi, grande appassionata, ci gioca tra una pausa e l’altra. Le tenniste Flavia Pennetta e Francesca Schiavone si sfidano per concentrarsi alla vigilia di un match.
Stessa cosa fanno i giocatori della Fiorentina durante i ritiri. E, per l’esaltare gli sportivi, Francesco Totti passa le serate estive a Sabaudi -sfidando il resto della famiglia in coppi con Ilary Blasi.
Accaniti giocatori sono anche Giorgio Armani, Raffaella Carrà, Katia Ricciarelli, Marta Marzotto, Sandra Mondaini, Renato Zero e Letizia Moratti.